L' Assedio di Canelli e la Battaglia con i Saraceni di Vinchio

Dagli organizzatori dell"Assedio di Canelli", la rievocazione storica che ogni terzo fine settimana di giugno, da otto anni a questa parte, fa rivivere l'assedio, realmente vissuto dalla citta' nell'estate del 1613, da parte delle truppe di Carlo Gonzaga, durante le guerre di successione del Marchesato del Monferrato contro i Savoia ai quali era fedele il borgo canellese.
Tutto inizia nel primo pomeriggio del sabato: la citta' viene chiusa e vengono aperte le osterie e piu' di 3000 figuranti danno inizio alla rievocazione. Durante la serata le osterie proporranno cene da assediati con ricette rigorosamente d'epoca per prepararsi alla domenica in cui gli assedianti assalteranno la citta' e il popolo dei canellesi riuscira' a respingere eroicamente l'offensiva. A conclusione vi e' la celebrazione della vittoria con canti e balli.
L'Assedio, fedele ricostruzione di battaglie e botteghe seicentesche, e' cresciuta, fino a diventare una delle manifestazioni piu' importanti del panorama folkloristico piemontese. Per due giorni,  nel centro storico della capitale astigiana del moscato e dello spumante, osti e tavernieri propongono unicamente menu' ispirati alla cucina del Seicento. Sui tavoli grande profusione di legumi e granaglie, carni e pesci di fiume arrostiti, dolci a base di latte, ricotta, mandorle e nocciole con l'accompagnamento dei vini "del presente loco": Barbera e Dolcetto d'Asto doc, Moscato d'Asti docg. Per gli apassionati di buona tavola un vero tuffo nel passato, una macchina del tempo che trasporta le papille gustative indietro di quattro secoli per gustare quello che dovevano mangiare damigelle e nobiluomini alla corte di Carlo Emanuele I, Duca di Savoia, ma anche il menu' quotidiano di popolani e contadini che vivevano tra le colline del Moscato.

 
LA NOTTATA DELLA BATTAGLIA TRA SARACENI E MONFERRINI Un'altra imperdibile
rievocazione storica si tiene il primo fine settimana di maggio, a Vinchio: e' di scena la battaglia tenutasi per una notte intera fra saraceni e monferrini con falo', scontri guerrieri e danze di donzelle dell'harem dei Mori. L'ambiente e' completamente buio ad eccezione di osterie illuminate da torce. 
Il tutto per promuovere l'asparago saraceno, che cresce soltanto nel Parco Naturale della Val Sarmassa, attorno al paese che fu caro a Davide Lajolo.